Prego notare quel "MIO" scritto in maiuscolo nel titolo.
Questo post nasce dalla voglia di dare un pò di spiegazioni PERSONALI e qualche dritta a chi non conosce bene il mondo dello Shabby...
Spesso, quando "distribuisco" a conoscenti il biglietto da visita leggono il sottotitolo e la domanda sorge spontanea: "cos'è lo Shabby Chic?"
Ecco. Bene. Che domanda scomoda.
Ma cose posso in due parole spiegarlo?!
E così, sorridendo sotto i baffi (e poi sentendomi in colpa) rispondo: "hai presente i mobili pitturati di bianco?"
E nel momento stesso in cui ho chiuso la bocca mi vien una fitta allo stomaco.
No, no, e poi no!
Questa definizione è SBAGLIATA ma è il modo più immediato per aiutare un non addetto ai lavori a capire a grandi linee di cosa si sta parlando...
Ovviamente, l'interlocutore mi chiede: "Ma come fai?"
Benissimo.
Aiuto.
Rispondo: "uso una vernice particolare addizionata a gesso...da un effetto ruvido...poi magari gratto un pò i bordi..."
Oh, santa pazienza! Di nuovo il mal di stomaco...!
Vogliamo parlare delle mails e dei messaggi privati su fb dove mi viene rivolta la stessa domanda?
Io rispondo sempre tanto volentieri ma, lo riscrivo, IO spiego il MIO modo di shabbare.
Perchè sia chiaro, di modi ne esistono tanti.
E conscia dell'esistenza di vernici specifiche (Chalk Paint di Annie Sloan, Decora Facile, Milk Paint, e tantissime altre) che, oltre ad essere disponibili in colori stupendi, assicurano anche un ottimo risultato, io rimango per il fai da te e per la sperimentazione.
C'è poi chi svernicia/scartavetra e chi no.
Chi usa le vernici di cui sopra, chi si fa la chalk casalinga (come me! ma di "ricette" ce ne sono tante...), chi usa la lavabile murale...
Chi passa la candela in certi punti del mobile per non far attaccare il colore in modo che poi, scartavetrando, riaffiori il colore base...
C'è chi fonde la cera protettiva e la spennella, chi la lascia solida e la passa con uno straccio sul mobile...
C'è chi vi dirà che è depositario della verità assoluta sulla tecnica per shabbare e chi, più realisticamente e onestamente, scrive a lettere cubitali che CIASCUNO SHABBA A SUO MODO.
Ho intenzione, la prossima volta che mi verranno fatte domande sullo Shabby, di rimandare tutti all'url di questo post pertanto prima di passare alla MIA parte "tecnica", fissiamo un paio di punti:
Che cosa è lo Shabby?
Letteralmente "Shabby" vuol dire trasandato. Logoro.
Lo stile di arredamento Shabby prevede il recupero di vecchi mobili (vecchi, non antichi!) e complementi d'arredo.
In parole semplici, si cerca di imitare il logorio del tempo dipingendo un mobile con vernice e poi "grattandolo" nei punti di maggior usura per far riaffiorare il colore del legno...
E che differenza c'è tra Shabby e Shabby chic?
Le differenze vanno sempre più assottigliandosi e fondendosi con lo stile di tutta la casa...
Sicuramente lo shabby chic è caratterizzato da colori chiari (bianco sporco, avorio, crema, etc..) mentre lo Shabby ammette variati di colore più scuri come grigi e azzurri polverosi, marroni e verdi...
Se proprio dovessi dare una MIA definizione terra-terra direi che considero Shabby i mobili più rovinati, quelli dove il logorio è più evidente, e considero Shabby Chic i mobili dove l'intervento con la carta vetrata è stato limitato.
Il fatto è che un mobile è sempre contestualizzato nello stile generico della casa quindi, per farla "semplice" (quando semplice non è affatto!), direi che se penso alla Shabby penso alla rusticità, alla campagna, alla yuta ed ai lini grezzi e se penso allo Shabby Chic potrei immaginarmi un contesto più romantico e cittadino con lini ricamati e pizzi...
Il fatto è che tutto si riconduce alla capacità di mantenere equilibrio nell'arredamento e all'essere in grado di accostare e armonizzare diversi stili.
Ad ogni modo mettere dei paletti è davvero difficile.
Shabby, Shabby Chic, Retrò, Broc, Country, Vintage, Provenzale e Contemporaneo posso coesistere benissimo nella stessa casa. Anzi, accade molto spesso.
Casa mia ne è la prova tangibile. E il mio stile l'ho spiegato qui.
C'è poi una costante che vale per tutti: si inizia a shabbare non grattando affatto o grattando pochissimo e poi ci si fa prendere la mano!
I miei primi lavori erano immacolati...
Ora sempre più logori e colmi di personalità!
Ok, basta sproloquiare....
Adesso vi dico come shabbo IO, assumendo di partire da un mobile o un complemento che sia color legno:
- NON svernicio, ne carteggio
- Passo direttamente due mani di chalk-paint casalinga (ricetta che uso qui) CON IL PENNELLO anche su superfici molto lucide (uso il pennello e non il rullo perchè mi piacciono le piccole zigrinature che restano a rilievo. In quelle irregolarità si depositerà poi la cera di finitura)
- prima che sia completamente asciutta la seconda mano con carta vetrata a grana media, "gratto" i punti dove voglio far riaffiorare il color legno
- Lascio asciugare bene
NOTE: nel caso voleste un effetto a più colori, potete dipingere il mobile con due o tre mani, alternando diversi colori e poi "grattare" più o meno in profondità.
Esempio: mobile in legno scuro. Una mano di azzurro polvere. Una mano di avorio. E quando gratterete avrete la possibilità di far riaffiorare sia il color legno che l'azzurro. Il mobile rimarrà principalmente avorio ma nei punti "logorati" si creeranno delle interessanti sfumature.
A questo punto si aprono due strade:
- Lasciare il mobile così: molto opaco e al tatto gessoso (personalmente lo adoro!)
- Passare cera neutra o cera noce (se voglio ottenere un colore più caldo e "potenziare" l'effetto invecchiato) con uno straccio. Io la lascio riposare mezz'ora e la tolgo con straccio pulito.
Se si tratta di un tavolo o un mobile che andarà in un ambiente umido tipo cucina o bagno, consiglio vivamente la cera perchè lo protegge ulteriormente. Al tatto la superficie sarà setosa ma rimarrà opaca.
Questo è uno specchio che considero Shabby Chic.
Ho grattato solo leggermente e protetto con cera neutra.
Anche questo specchio è poco "grattato" ma ho passato la cera noce per dargli un'aria più vissuta.
Questa cornice è più Shabby.
Grattata in modo più marcato ma soprattutto resa più "sporca" e "usata" con la cera noce che le ha conferito un aspetto decisamente "d'altri tempi"..
E questo è uno specchio che ho realizzato per una cliente.
Lo voleva Shabby. Ma Shabby-Shabby. E allora le grattate sono parecchio evidenti. E lei, grazie al cielo, ha gradito!
Purtroppo la cornice era liscia e l'averla "rovinata" così tanto le ha conferito carattere.
Inoltre, per potenziare l'effetto invecchiato, ho passato anche qui cera noce...
In linea generale diciamo che i mobili, i complementi e le cornici intagliare/decorate sono quelli che regalano più "soddisfazione" perchè, tramite la "grattatura" e la cera scura, si mettono in evidenza le decorazioni...
E qui mi fermo.
Questo post è di una lunghezza imbarazzante e spero non vi siate annoiati...
Resterebbero da dire ancora tantissime cose ma mi riservo di scrivere altri post per rompervi ancora a modo le scatole!
Buonissima giornata e.....fuori i pennelli che si shabba!!! ;-)
P.S.: Alex del blog "C'è Crisi, c'è crisi!" è sempre più shabby (anche se ancora non lo sa!) perciò partecipo al suo Linky Party con questo post!